Care e cari
che il 23 marzo del 2012 avete intonato l’URLO della scuola-benecomune
scriviamo, ancora dai bassifondi del web, per informarvi di due tre iniziative che stiamo facendo e pensando.
La prima la potete vedere già funzionante alla fine di queste poche righe. Dieci domande rivolte alla Politica “per decidere”. Naturalmente non è un invito a non votare, tutt’altro, è piuttosto il tentativo di rimettere al centro della campagna elettorale il tema che a noi sta più a cuore, il futuro dell’Istruzione Pubblica Statale. Chi fra le forze politiche e i tanti candidati si impegnerà a dare risposte concrete?
La seconda iniziativa: siamo impegnati da mesi a riprogettare il sito “URLO della scuola-bene-comune”. Siamo a buon punto e presto, così come avevamo promesso– “trasformare l'Urlo della scuola" in un appuntamento annuale fisso fino a che, tutti insieme, riterremo necessario lanciarlo. Una sorta di 25 aprile della scuola” – lo riproporremo, rivolgendoci questa volta al governo che nel frattempo si sarà insediato.
Probabilmente la data non potrà essere la stessa dell’anno scorso, per tante ragioni, non ultima la possibilità di avere il tempo per capire quale “cultura di governo” si appresterà a riformare la scuola pubblica.
La terza iniziativa, il referendum comunale consultivo contro i finanziamenti pubblici alle scuole private che si terrà a Bologna il 26 maggio 2013. Abbiamo raccolto 13.000 firme per poterlo convocare, ora non resta che vincerlo ma non sarà per nulla facile. Tutti i “poteri forti della città” osteggiano la consultazione con ogni mezzo: parrocchie e buona parte dell'universo cattolico, gran parte delle forze politiche, il mondo cooperativo che spera di poter gestire le future scuole dell’infanzia, igiornali. Perché è così importante il “referendum-prototipo” di Bologna? Noi rispondiamo così: in realtà è una consultazione che avrà un valore nazionale, se si perderà a Bologna il sistema pubblico-privato immaginato dalla legge di parità – n°62/2000 – non potrà che dilagare, ma se lo vinceremo l’art. 33 della nostra Costituzione ritroverà finalmente le sue vere radici e varrà per tutti. Come vincere? Con l’aiuto e la collaborazione di tutti. Già oggi possiamo dire “non lasciateci soli”, facciamo in modo che il 26 maggio a Bologna sia il Paese intero a chiedere il rispetto dell’art.33.
E ora l’iniziativa che abbiamo appena lanciato a cui invitiamo tutte e tutti ad aderire e promuovere...
http://www.urlodellascuola.it/
http://www.retescuole.net/
http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com/
http://www.assembleascuolebo.org/
http://coordinamentoscuolebo.altervista.org/
http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php
http://coordinamentoscuolebo.altervista.org/
http://www.facebook.com/NonViVoteremoSe
http://www.scuolaecostituzione.it/
http://www.forumscuole.it/ senago
(chi riceverà questa email ha aderito il 23 marzo 2012 all’Urlo della scuola. Chi volesse rinunciare ad essere iscritto alla “rete dei sensibili” può richiedere la cancellazione)
che il 23 marzo del 2012 avete intonato l’URLO della scuola-benecomune
scriviamo, ancora dai bassifondi del web, per informarvi di due tre iniziative che stiamo facendo e pensando.
La prima la potete vedere già funzionante alla fine di queste poche righe. Dieci domande rivolte alla Politica “per decidere”. Naturalmente non è un invito a non votare, tutt’altro, è piuttosto il tentativo di rimettere al centro della campagna elettorale il tema che a noi sta più a cuore, il futuro dell’Istruzione Pubblica Statale. Chi fra le forze politiche e i tanti candidati si impegnerà a dare risposte concrete?
La seconda iniziativa: siamo impegnati da mesi a riprogettare il sito “URLO della scuola-bene-comune”. Siamo a buon punto e presto, così come avevamo promesso– “trasformare l'Urlo della scuola" in un appuntamento annuale fisso fino a che, tutti insieme, riterremo necessario lanciarlo. Una sorta di 25 aprile della scuola” – lo riproporremo, rivolgendoci questa volta al governo che nel frattempo si sarà insediato.
Probabilmente la data non potrà essere la stessa dell’anno scorso, per tante ragioni, non ultima la possibilità di avere il tempo per capire quale “cultura di governo” si appresterà a riformare la scuola pubblica.
La terza iniziativa, il referendum comunale consultivo contro i finanziamenti pubblici alle scuole private che si terrà a Bologna il 26 maggio 2013. Abbiamo raccolto 13.000 firme per poterlo convocare, ora non resta che vincerlo ma non sarà per nulla facile. Tutti i “poteri forti della città” osteggiano la consultazione con ogni mezzo: parrocchie e buona parte dell'universo cattolico, gran parte delle forze politiche, il mondo cooperativo che spera di poter gestire le future scuole dell’infanzia, igiornali. Perché è così importante il “referendum-prototipo” di Bologna? Noi rispondiamo così: in realtà è una consultazione che avrà un valore nazionale, se si perderà a Bologna il sistema pubblico-privato immaginato dalla legge di parità – n°62/2000 – non potrà che dilagare, ma se lo vinceremo l’art. 33 della nostra Costituzione ritroverà finalmente le sue vere radici e varrà per tutti. Come vincere? Con l’aiuto e la collaborazione di tutti. Già oggi possiamo dire “non lasciateci soli”, facciamo in modo che il 26 maggio a Bologna sia il Paese intero a chiedere il rispetto dell’art.33.
E ora l’iniziativa che abbiamo appena lanciato a cui invitiamo tutte e tutti ad aderire e promuovere...
Riteniamo che l’idea di porre domande stringenti a coloro che si candidano a governare il Paese
sia una pratica decisamente opportuna, soprattutto in tempi di
campagna elettorale. Permetterà a tutti di capire meglio e di decidere
consapevolmente.
Abbiamo così pensato di interrogare la Politica anche attraverso il web, rendendo disponibile a tutto il Paese la possibilità di aderire ad un Appello che pretende da Essa risposte convincenti e fondate.
Una “provocazione” potrebbe dire qualcuno, che ha però un unico semplicissimo obiettivo, costringere
la campagna elettorale oggi e il Parlamento domani ad occuparsi di ciò
che ci sta più a cuore, l’Istruzione Pubblica Statale: chi fra i tanti candidati si impegnerà a garantire la qualità, la dignità la libertà che la Costituzione le assegna?
L'idea è nata in rete e in rete sono state raccolte e definite le 10 domande che trovate sulla Home.
Nel menù del sito alla voce “chi siamo” abbiamo risposto così: “siamo l’arcipelago scuola e, proprio per questo, l'appello non vuole avere "promotori" né alcuna forma di primogenitura”.
L’appello è di chiunque decida di condividerlo e sottoscriverlo.
E’ di chiunque decida di adottarlo per diffonderlo ovunque (tramite i propri indirizzari, il proprio profilo FB, nel luogo di lavoro, presso i suoi amici, ecc.)
Più adesioni riusciremo assieme a raccogliere, più forte sarà l'attenzione nei riguardi della scuola.
indicheremo via via gli indirizzi dei siti e dei social
network che pubblicheranno l’appello, al momento già ospitato e
“linkabile” su:http://www.urlodellascuola.it/
http://www.retescuole.net/
http://comitatoscuolapubblica.wordpress.com/
http://www.assembleascuolebo.org/
http://coordinamentoscuolebo.altervista.org/
http://www.rknet.it/lascuolasiamonoi/index.php
http://coordinamentoscuolebo.altervista.org/
http://www.facebook.com/NonViVoteremoSe
http://www.scuolaecostituzione.it/
http://www.forumscuole.it/
(chi riceverà questa email ha aderito il 23 marzo 2012 all’Urlo della scuola. Chi volesse rinunciare ad essere iscritto alla “rete dei sensibili” può richiedere la cancellazione)
Associazione nazionale una nuova primavera per la scuola pubblica info@urlodellascuola.it www.urlodellascuola.it |
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