Quando iniziai a frequentare la facoltà di Architettura di Firenze mi scontrai con i limiti della mia formazione da liceo linguistico ma soprattutto con l'approccio accademico alla progettazione, successivamente ho avuto la opportunità di trasferirmi a Milano e laurearmi al Politecnico. Nel capoluogo meneghino ho trovato una università sul piano organizzativo più efficiente ma sul piano progettuale agli antipodi di Firenze ovvero un pragmatismo molto più vicino alla realtà della vita professionale come ho avuto modo di testare post diploma. La libertà progettuale di Firenze era stata sostituita da norme e vincoli a Milano, con il senno di poi sicuramente più utile il secondo approccio più che il primo ma ,col passare degli anni a lottare con regolamenti di settore sempre più complessi, mi sono trovata a rivalutare anche il primo perchè potere immaginare il futuro è stato proprio il motivo che mi fece scegliere quella facoltà e non altre. Conoscere gli aspetti normativi è essenziale ma bisogna anche coltivare la capacità di immaginare perchè alle città non servono professionisti appiattiti agli standard.
Esercitazione composizione architettonica_Facoltà Architettura Firenze foto by archigeaLab.blogspot.it |
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