“Se ti dico che la città a cui tende il mio viaggio è discontinua nello spazio e nel tempo, ora più rada ora più densa, tu non devi credere che si possa smettere di cercarla.”"Le città invisibili",Italo Calvino,1972[fonte https://www.frasicelebri.it/ ]
La ricerca della città ideale fa parte dell'umanità, si è fatta più complessa ma non meno necessaria. E' difficile immaginarne la forma in un mondo globalizzato, forse però non è la forma il punto ma la sostanza che dovrebbe essere compresa. Le città nascono con l'uomo ed è proprio dall'uomo che si dovrebbe ripartire, bisognerebbe chiedersi in quale architettura sociale vogliamo vivere. Le nostre città raccontano una storia di diseguaglianza ed abbandono, la forbice si allarga invece di chiudersi e questo significa escludere fette di popolazione sempre più grandi. Per chi non conosce lo Kintsugi(*) possiamo dire che si tratta di una tecnica di restauro giapponese antica delle ceramiche per il tè, le riparazioni non vengono nascoste ma esaltate dalla polvere di oro. Le città non devono nascondere le contraddizione umane sotto una mano di intonaco e linee stilose ma coglierne l'opportunità che offrono e valorizzarle come lo Kintsugi, affinchè si raggiunga una evoluzione positiva per i cittadini che non rimanga in superficie ma, anzi, punto di partenza per innovare.
(*)https://it.wikipedia.org/wiki/Kintsugi
2019_Bologna_Stato di abbandono Galleria Dima_ foto by http://archigealab.blogspot.com/ |
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