".. si definisce Medicina di Genere lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona."
FONTE
https://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_1_1_1.jsplingua=italiano&menu=notizie&p=null&id=3804
Il sistema sanitario italiano sta attraversando una fase indubbiamente critica, non mi riferisco alla settore della ricerca ed alle numerose eccellenze ma alle prestazione di routine. Ogni paziente vorrebbe essere al centro del proprio percorso terapeutico ma, troppo spesso, questo non avviene perchè, oltre ai tagli alla spesa ed alle croniche carenze di personale, si deve fare i conti con i protocolli ospedalieri che dovrebbero efficientare la prestazione sanitaria, una virtuosa ambizione che si scontra però con la unicità dei singoli bisogni. Da donna trovo che il sistema sanitario non sia sufficientemente attento alle peculiari esigenze del genere ed alla età delle pazienti. La medicina di genere(*) è un approccio relativamente nuovo e non del tutto integrato nei protocolli di cura. E' un inizio ma proporre alle pazienti un team di professionisti multidisciplinari per affrontare le varie fasi della vita sarebbe un migliore uso delle risorse disponibili perchè è evidente che le esigenze a 18 anni sono diverse da quelle di chi ne ha 50.La somministrazione di farmaci andrebbe tarata sulle effettive esigenze del singolo paziente come avveniva un tempo. L'ospedale non è in grado di soddisfare numeri elevati e quindi ben vengano iniziative di associazioni come Armonie(**) che propongono alle tesserate anche consulenze per la salute. I protocolli sono utili ma non bastano perchè gli esseri umani sono più complessi di uno standard statistico.
(*)https://www.scienzainrete.it/articolo/salute-tutti-attraverso-medicina-di-genere/natalia-milazzo/2023-08-21
(**)https://www.armoniedonnebologna.it/salute-e-cura-delle-donne/
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