Le fermate dell'autobus sono per me sempre un osservatorio interessante sulla città, mi fanno pensare al libro più famoso dell'urbanista statunitense Kevin A. Lynch, L'immagine della città (1960), frutto di una indagine durata cinque anni su come lo spazio urbano viene percepito e come
le informazioni vengono elaborate dagli abitanti o da chi è solo di passaggio. In macchina, in autobus o a piedi viviamo città diverse. Abitanti, pendolari, studenti e turisti fanno esperienze diverse nello stesso spazio urbano, condividiamo un territorio ognuno con esigenze diverse. La città è di tutti ma mentre aspettavo l'autobus con mia figlia ho assistito a comportamenti poco urbani da parte degli adulti presenti tra cicche spente per terra e parcheggi "fantasiosi" per comprare il giornale all'edicola. Davanti all'inciviltà del mondo dei "grandi" mi sono sentita in dovere di spiegare a Sofia che la città e di chi la rispetta.
Un seme di civiltà che spero un giorno sboccerà.
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