archigeaLab
appoggia
la petizione contro i tagli alla Sala Borsa
http://firmiamo.it/noisalaborsa
"Il 16 settembre 2013 la scure dei tagli si abbatterà nuovamente sulla biblioteca Sala Borsa; a meno di tre anni dal primo consistente taglio al sistema biblioteche ecco una nuova pesante sforbiciata ai servizi offerti ai cittadini; questa volta si e' deciso di chiudere la sezione ragazzi e bambini al mattino, perché i bambini in teoria in quelle ore sono seduti sui loro banchi di scuola, la data di chiusura infatti e' stata scelta proprio in concomitanza con il primo giorno del calendario scolastico, ma peccato che a farne le spese saranno comunque indirettamente proprio i bambini.
Dove andranno gli studiosi di letteratura per l'infanzia che hanno bisogno di accedere al materiale della biblioteca nelle ore mattutine e soprattutto che ne sarà di tutti quei nonni che al mattino faticosamente arrivavano fino in Piazza Maggiore per riportare e prendere in prestito il libro da leggere al nipotino o del genitore che tra le pause di lavoro ne approfittava per occuparsi dei propri figli, ma soprattutto dove andranno i bambini quando la scuola sarà chiusa?
Genitori, nonni ,dade, studenti e studiosi dovranno cambiare le proprie abitudini quotidiane e dovranno rinunciare nuovamente a un servizio gratuito , così come dovranno rinunciarvi i bambini che non rientrano in età scolare .
Ricordiamo al Sindaco e all Assessore che le biblioteche non sono macchine mangiasoldi ma erogano servizi che danno benefici inestimabili ai cittadini anche se non monetari e funzionano, in particolar modo per la Biblioteca Sala Borsa, come collante sociale.
In un periodo storico in cui la crisi ha messo in ginocchio milioni di famiglie queste sono sempre più costrette a rivolgersi ai servizi gratuiti e comunali della città di Bologna, che invece ha deciso di colpire nuovamente la cultura e le famiglie. Chiediamo al Comune di spiegare ai cittadini se questo e' welfare e se questa e' la stessa città che tredici anni fa fu capitale della cultura.
I consistenti tagli alla cultura sommati al repentino aumento dei costi di periodici e libri hanno messo in ginocchio il sistema Biblioteche che per dover sopravvivere è costretto a tagliare servizi e personale di per sè insufficiente; questo nuovo taglio colpisce in particolar modo i lavoratori appaltati ai servizi bibliotecari che per anni si sono visti decurtare servizi, diritti e salari che offendono la loro professionalità e la dignità della quale ogni lavoratore dovrebbe godere.
La biblioteca Sala Borsa e la biblioteca Sala borsa Ragazzi sono un patrimonio culturale inestimabile, riconosciuto a livello internazionale e rappresentano il fiore all'occhiello per la città di Bologna; chiediamo al Comune di riconsiderare la chiusura dei servizi bibliotecari offerti ai cittadini e di schierarsi in difesa dell'industria culturale cittadina e delle sue professionalità che ne sono fondamento."
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