"Il successo nella vita di uomini e donne postmoderni dipende dalla velocità con cui riescono a sbarazzarsi di vecchie abitudini piuttosto che da quella con cui ne acquisiscono di nuove. La cosa migliore è non preoccuparsi di costruire modelli; il tipo di abitudine acquisito con l'apprendimento terziario consiste nel fare a meno delle abitudini.(*)"
- Zygmunt Bauman, La società individualizzata, il Mulino, Bologna, 2001.
Il vocabolario nel settore edile si è arricchito di termini come rigenerazione urbana che raccontano un cambio di approccio sostanziale : dalla progettazione rigida con una finalità d'uso definita al concept di un oggetto architettonico in grado di cambiare velocemente utilizzo senza oneri gravosi. Si prospetta quindi una composizione architettonica "liquida" come la società descritta dal sociologo Z. Bauman, una società con esigenze e funzioni in continua evoluzione nel bene e nel male che questo comporta. Le nuove costruzioni riflettono questa filosofia ma il patrimonio edilizio esistente rappresenta un problema in questa ottica e la pandemia in corso ha portato i nodi al pettine ovviamente.Un esempio? Gli ospedali non sono stati costruiti per soddisfare la necessità di percorsi separati tra contagiati,tuttavia tra il modello novecentesco ( es.Ospedale Maggiore a Bologna) che racchiude tutti i reparti in un unico edificio al fine di soddisfare una logistica più efficiente ed il modello ottocentesco a padiglioni separati (es. Ospedale San Orsola), carente sul piano logistico e sui costi di manutenzione, risulta paradossalmente più adatto ad evitare i contagi. Unire logistica e sicurezza sanitaria sono la sfida del futuro che dovrà passare ripensando al passato in questi tempi "liquidi".
(*)https://it.wikiquote.org/wiki/Zygmunt_Bauman
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