Lo scrutinio delle ultime schede elettorali è ormai agli sgoccioli e presto avremo un governo probabilmente guidato da una donna. Ho scelto di fare un mestiere in un settore tradizionalmente maschile, non è cambiato molto. Troppo poco. Le esigenze femminili non sono all'ordine del giorno, dal ciclo alla gravidanza. L'ordine professionale tace, non incentiva l'occupazione delle donne. L'inquadramento professionale negli studi non solo non prevede il congedo mestruale ma è un deterrente alla pianificazione familiare dei figli. La natalità di questo paese è ai minimi storici ma lasciare le donne a casa non è evidentemente la soluzione. La strada del lavoro agile potrebbe essere una opzione da esplorare. Se non hai le possibilità economiche oppure una rete di nonni sai che non potrai tornare al lavoro dopo il parto. Nessuno si chiede se il nostro sistema economico si può permettere di perdere ogni anno tante mamme, forza lavoro sprecata. Quando aspettavo mia figlia sono stata "fortunata" di riuscire a concludere il mio contratto all'entrata nel settimo mese, non mi hanno licenziata ma non mi hanno nemmeno richiamata. Siamo tutti necessari ma nessuno è insostituibile. Non sono più rientrata nel mondo degli studi professionali, la vita ha messo sulla mia strada altro. Nei programmi elettorali non ho visto proposte ma è ora di trovarle. Da madre non vorrei che mia figlia dovesse trovarsi nella mia stessa situazione o peggio.
Octavia Monaco- La cova |
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