"Bisogna far lavorare la natura per noi"
Andreas Kipar,paesaggista
Oggi ci presenta il conto la dissennata cementificazione del territorio che ha ridotto il paese ad una marmellata insediativa per incassare gli oneri di costruzione. Oggi molte amministrazioni come il comune di Bologna impongono l'approccio "metri cubi zero" ma non basta per risolvere i problemi di un territorio che dovrà fare i conti con i cambiamenti climatici ed una nefasta eredità di scelte amministrative errate.La natura deve diventare un elemento progettuale per proteggere il territorio, non un semplice accessorio decorativo. Una soluzione poco diffusa ma efficace: il rain garden.Come funzionano?Si tratta di aiuole di medie e piccole dimensioni con alla loro base hanno un sistema drenante, collegato ad appositi canali di scolo che incanalano le precipitazioni al normale allacciamento fognario.Inserendo sistematicamente i rain gardens nella progettazione urbanistica si allenterebbe la pressione delle intense precipitazioni atmosferiche ormai sempre più frequenti.
https://www.cleveland.com/insideout/index.ssf/2012/03/a_rain_garden_in_you_yard_can.html |
https://www.smartcitiesdive.com/ex/sustainablecitiescollective/greening-our-streets/1079821/ |
POST IT:approfondimento
https://en.wikipedia.org/wiki/Rain_garden
https://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/stradagreen_dossier_2014.pdf
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