Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2022

Post it Bologna: Mostra tradizionale presepi

                                                              https://www.presepibologna.it/ ArchigeaLab augura a tutti BUONE FESTE 🎄

Perchè è importante studiare l'architettura a scuola

Vivere in Italia significa essere circondati dalla bellezza fin dalla nascita, significa acquisire in modo naturale un senso estetico ed imparare a conoscere un territorio straordinario. Tuttavia costruiamo dove non dobbiamo e ci meravigliamo del conto che dobbiamo pagare per non avere rispettato non solo le norme ma soprattutto la natura; nonostante il dono di vivere in un luogo spettacolare edifichiamo senza rispetto per la storia del luogo, mettendo sempre al primo posto le scelte del committente piuttosto che quelle della collettività. Manca la consapevolezza che vivere qui sia una responsabilità condivisa tra cittadini ed istituzioni. Tenere in ordine il territorio, costruire in modo virtuoso sono frutto di quel senso civico che stenta a crescere. La scuola è fondamentale per formare i cittadini di domani ma è evidente che questa missione non significa studiare solo la differenza tra gli stili architettonici ma anche prendere coscienza del contributo che ognuno può dare perchè  vi

Alla ricerca di nuovi equilibri nel tessuto commerciale urbano

Dal lockdown 2020 in poi vedo sempre più negozi che chiudono, un tessuto commerciale in sofferenza necrotizzato dal mancato ricambio generazionale e dalla incapacità di rinnovarsi. Nulla è eterno si sa ma il problema è che vengono sostituiti solo da strutture ricettive (bar e ristoranti) e farmacie. La qualità della vita nel quartiere ne risente inevitabilmente, costringendo le persone a spostarsi alla ricerca di categorie merceologiche  in via di estinzione. La grande distribuzione non è evidentemente più la risposta. Qualche settimana fa cercavo una toppa per una maglia a cui tengo ma l'unica merceria rimasta in zona non teneva più questo articolo, mi hanno suggerito di cercarlo nei negozi del centro storico. La concorrenza del commercio online taglia le gambe ai negozi tradizionali che non sanno confrontarsi con un competitor soverchiante. E' una crisi sistemica a cui si può rispondere solo creando nuove connessioni attraverso le istituzioni e le associazioni di categoria,

Eventi di massa vs città d'arte

Sono stata a Lucca comics durante il ponte di Ognissanti, una esperienza stupenda ma l'occhio dell'architetto non riposa mai e non ho potuto fare meno di notare alcune criticità sia sul piano organizzativo sia sul piano della sostenibilità della manifestazione in una città d'arte. Per chi non lo conoscesse già a Lucca si tiene annualmente  il più famoso evento italiano per amanti di fumetti, illustrazione, video games e cosplaying (*) . Dopo lo stop dovuto alla pandemia quest'anno la città ha registrato un numero di presenze impressionante sia come biglietti venduti per partecipare al ricco menù di incontri e show sia come semplici turisti nel rutilante mare di cosplayer. Noi avevamo acquistato il biglietto in prevendita e prenotato il parcheggio ma non entrava nel budget famigliare anche l'onerosa opzione "elimina code", rendendo praticamente impossibile l'accesso agli eventi dei padiglioni a tema sparpagliati per la città. Lucca è una città d'art

Mappare il cibo di comunità

Mentre mi stavo recando a fare una commissione ho notato  tre bellissimi alberi di mele, carichi di frutti ormai maturi per la raccolta. Sono sul suolo pubblico  ma nessune le coglie, paradossale se si pensa la povertà che avanza e la possibilità di acquisto di derrate alimentari sempre più risicato dei cittadini. Nei paesi nordici si possono trovare piante da frutto e orti di comunità per le famiglie disagiate. Si potrebbe mappare le piante utili per sfamare la popolazione utilizzando Google maps sia per soddisfare i bisogni alimentari sia per evitare lo spreco di preziose risorse. Incrementandole con il tempo in accordo con le amministrazioni locali si garantirebbe l'accesso a cibo fresco ai cittadini nel tempo. Mentre osservavo le  mele cadute sul marciapiede mi sono chiesta se ci possiamo permettere questo scempio invece di cogliere ogni dono della natura del territorio che abitiamo. La risposta è scontata ahimè. https://www.google.com/maps/place/Via+Gaspare+Nadi,+Bologna+BO

Anche le città invecchiano

Ieri mattina ho assistito all'ennesima interruzione di pubblico servizio, un tubo dell'acqua è scoppiato per l'ennesima volta sempre nello stesso punto. Il pronto intervento è stato, come ogni volta, celere ma il ripresentarsi periodico del problema significa che hanno curato il sintomo ma non la causa della malattia. La rete idrica è invecchiata con la città, le amministrazioni si sono limitate a contenere il problema ma senza adottare un'approccio sul lungo periodo. La siccità dell'estate 2022 ci ha messo davanti ad un futuro dove ogni goccia conta. Non è più possibile procrastinare ed è necessario porsi il problema della senescenza delle infrastrutture urbane con un'approccio olistico non mirato solo all'emergenza. Nuovi materiali, nuovi protocolli di intervento oltre alla responsabilizzazione della popolazione sono sicuramente strade percorribili perchè se le infrastrutture cedono all'usura del tempo allora il futuro delle città è davvero incerto. 20

La questione femminile negli studi professionali

Lo scrutinio delle ultime schede elettorali è ormai agli sgoccioli e presto avremo un governo probabilmente guidato da una donna. Ho scelto di fare un mestiere in un settore tradizionalmente maschile, non è cambiato molto. Troppo poco. Le esigenze femminili non sono all'ordine del giorno, dal ciclo alla gravidanza. L'ordine professionale tace, non incentiva l'occupazione delle donne. L'inquadramento professionale negli studi non solo non prevede il congedo mestruale ma è un deterrente alla pianificazione familiare dei figli. La natalità di questo paese è ai minimi storici ma lasciare le donne a casa non è evidentemente la soluzione. La strada del lavoro agile potrebbe essere una opzione da esplorare. Se non hai le possibilità economiche oppure una rete di nonni sai che non potrai tornare al lavoro dopo il parto. Nessuno si chiede se il nostro sistema economico si può permettere di perdere ogni anno tante mamme, forza lavoro sprecata. Quando aspettavo mia figlia sono sta

Università vs Professione

Settembre è il mese del rientro   allo studio, per me quel tempo è ormai lontano ma mi chiedo sempre più spesso se l'università mi abbia adeguatamente formato per la professione che ho scelto ovvero l'architetto. La risposta è Ni. Tra una esercitazione accademica totalmente svincolata dall'aspetto normativo ed un progetto nella realtà professionale ne corre, la prima deve soddisfare pochi parametri assegnati dal docente mentre la seconda deve tenere conto delle esigenze specifiche della committenza e della normativa vigente di non facile applicazione. Districarsi tra la burocrazia ed il cantiere sono cose che nel percorso universitario non si imparano, la progettazione diventa un'esercizio intellettuale stimolante ma che in un contesto professionale non potrebbe reggere. Nei miei datori di lavoro ho spesso osservato l'inaridirsi della creatività a vantaggio di un'approccio concreto ma ripetitivo. L'esame di Stato stesso è più un filtro per contenere il numer

WE_Bologna: Videomapping in Piazza Maggiore

  https://www.bolovegna.it/bolovegnews/piazza-maggiore-san-petronio-videomapping/ SPETTACOLARE!!!👍

Buon Ferragosto 2022 da archigeaLab!

 Buon Ferragosto a tutti e buone vacanze a chi deve partire🍹 buon rientro a chi deve tornare🚗! A presto!

La lezione di Arrakis

Per chi ancora non conoscesse la saga di Dune(*), ambientata sull'arido pianeta di Arrakis, si può dire che non è solo un grande classico del genere Sci-Fi ma anche un libro ricco di riflessioni sulla intrinseca relazione tra ogni specie vivente. Tutto nasce da un articolo che l'autore, Frank Herbert, doveva scrivere sul controllo del movimento delle dune che la città americana di Florence otteneva attraverso la semina dell'erba. Questa esperienza suggestionò la sua fantasia, lo spinse a studiare i deserti e le popolazioni che lo abitavano. In particolare le relazioni tra fenomeni naturali e le interazioni umane e, molto tempo dopo l'articolo su Florence, furono i presupposti per la nascita di Arrakis. Fino ad oggi l'uomo non si è abbastanza interessato alle conseguenze delle sue scelte sul pianeta ed i suoi abitanti, Herbert aveva compreso prima di altri che siamo tutti interconnessi ed ogni interazione non consapevole aveva un prezzo. La siccità non sta mettendo a

Riprogettare l'acqua

Mio marito adora la doccia, io ho un debole per le vasche da bagno free standing e ricordo ancora come nostra figlia amasse il momento del bagnetto da piccola. Il punto è che è il momento di pensare alla progettazione del sistema delle acque nelle nostre case non solo come un momento edonistico ma ,soprattutto, come lo sfruttamento responsabile di una risorsa non illimitata come la siccità di questo 2022 ci sta dolorosamente ricordando. Va ripensata la progettazione delle acque reflue, massimizzando il riutilizzo attraverso dispositivi dimensionati in base allo stabile. Il mercato offre molte opzioni ormai ma non sempre gli addetti ai lavori sono formati per scegliere la soluzione più appropriata per il committente, non si tratta solo di soddisfare i criteri previsti dalle normative per ottenere la famigerata classe A. In conclusione si deve fare un ulteriore sforzo per definire sia sul piano amministrativo che tecnico come ripensare questo aspetto progettuale perchè la secca del Po ci

Il paradosso dell'inciviltà

Ho l'abitudine di riciclare tutto, il comune dove abito facilita la raccolta di indumenti usati mettendo a disposizione cassonetti appositi in tutta l'area metropolitana. Mi è capitato recentemente di constatare che uno dei punti di raccolta vicino a casa era stato vandalizzato, l'ho fotografato e segnalato al quartiere perchè  è responsabilità di tutti che prosegua il servizio. Non so se sia stata la noia o la necessità che ha spinto qualcuno a danneggiarlo ma l'inciviltà ha qualcosa di paradossale perchè da un lato la volontà dell'individuo prevale sul bene comune in uno sfoggio malinteso di libertà e dall'altro viviamo in una democrazia che tutela le scelte individuali. Il Signor Rossi ha più diritti della comunità territoriale in cui vive? Quanta "libertà" può tollerare il nostro quartiere?Quando guardo la foto del cassonetto divelto la risposta mi sembra chiara: la nostra libertà individuale non può prescindere dalla comunità in cui vive. Chiudo i

Denatalità ed edilizia scolastica: un futuro da riprogettare

Sono passata casualmente davanti alla scuola materna che ho frequentatato da piccola (*) , la mia esperienza è stata serena con tanti bambini e giochi in un edificio interessante sul piano architettonico. Io appartengo alla famigerata generazione X   ed, essendo mia madre casalinga, ho avuto accesso solo all'anno che precede all'ingresso nel ciclo scolastico, mia figlia è una millenial ed ha avuto la possibilità di frequentare sia il nido che la materna nonostante io non lavorassi. Lascio ai sociologi il dibattito donna-lavoro-figli ma vorrei porre un problema che si sta delineando ovvero la denatalità che cresce e l'adeguamento della offerta formativa. Non è solo una questione di programmi scolastici ma anche un patrimonio di edifici che deve adattarsi ad alunni in calo, dispersione scolastica e docenti in via di pensionamento senza certezza di essere rimpiazzati da personale competente. Premesso che non può più essere una opzione essere costrette se essere madri o lavora

# Piccoli progetti di recupero

Sono stata ultimamente ospite di amici nella placida campagna bolognese, serata resa ancora più piacevole dall'azzeccato recente recupero di una parte dell'annesso agricolo che mi ha colpito per efficacia e grazia. Mi ha fatto pensare a quante occasioni abbiamo davanti agli occhi per ripristinare o reinventare luoghi che ci appaiono irrimediabilmente compromessi oppure obsoleti ma che ,al contrario, racchiudono potenzialità ed opportunità. Nell' immaginario comune si pensa che il recupero architettonico sia una impresa talmente complessa da valere la pena solo a scala importante ma ,a mio avviso, sono proprio i piccoli progetti che portano un valore aggiunto per la comunità che ne usufruisce. Piccolo è bello in definitiva. Recupero annesso agricolo a cura di Francesca e  Linda foto by archigeaLab.blogspot.it    

Ricominciamo dalla comunità

Il mio maestro delle elementari, Carlo Orsi, ci ha lasciato recentemente e per quanto sia sempre triste dare l'ultimo saluto ad un pezzo della propria vita ho trovato conforto dal suo lascito. Non è stato facile per me l'ingresso nel ciclo scolastico ma lui lo ha reso più semplice. Non è riuscito a farmi amare la matematica ma mi ha fatto capire la mia attitudine per il disegno e la creatività. Non è affatto semplice e scontato insegnare ad un gruppo di bambini vivaci a stare  bene  insieme  ma lui lo ha fatto, guidato da tanto buon senso ed esperienza. Il suo spessore umano ha fatto la differenza nella nostra comunità. Il frutto del lavoro di un insegnante non si vede immediatamente ma senza non ci sarebbe una comunità. Siamo alla fine dell'anno scolastico, auguro alla scuola italiana di ritrovare la sua missione perchè bisogna seminare prima di raccogliere. Ciao Maestro Scuola primaria "Longhena" (Bologna) foto by archigeaLab.blogspot.it

Le conseguenze della soluzione Ex novo

La scuola d'infanzia " Roselle " (Bologna) verrà demolita e ricostruita (*) . Una notizia come tante nella cronaca locale deve essere fonte di riflessione sul valore culturale e sociale di un edificio scolastico. La scelta di demolire sembra sempre la più semplice ma in realtà non è sempre così. La variabile tempo va considerata, tra progettazione e permessi la realizzazione non è una meta così immediata. I costi sono una voce del problema non indifferente da valutare, soprattutto in un periodo dove le imprese faticano a trovare manodopera e materiali. Ma un edificio non è solo la soluzione ad un bisogno di un committente , non è solo un oggetto perchè acquisisce un valore sociale e culturale per la comunità in cui si trova e diventa, nel migliore dei casi, un punto di riferimento storico per le generazioni future. https://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=151449 (*)https://bologna.repubblica.it/cronaca/2022/05/13/news/il_nuovo_nido_roselle_sar

Quante case ci servono ?Una riflessione sul patrimonio abitativo italiano

Quante case ci servono? La domanda è più di una provocazione del Lunedì mattina ma piuttosto una riflessione sul patrimonio abitativo italiano. Stavo facendo una commissione nel centro storico della mia città, sono passata davanti ad un recupero architettonico ad uso residenziale di qualche anno fa e mi sono chiesta se era un intervento davvero necessario o si poteva immaginare un destino diverso. Siamo il paese che vede da un lato le case dei borghi abbandonate al loro destino e dall'altro un vertiginoso consumo del suolo per costruire ,essenzialmente, altre case. Siamo un paese con un patrimonio abitativo prevalentemente datato e con un declino demografico inarrestabile. Costruiamo case classe A accessibili a pochi anche i costi per restaurare un'immobile non sono per tutti. I materiali per costruire non solo scarseggiano ma stanno salendo vertiginosamente, mettendo in difficoltà un settore già provato. L'offerta e la domanda non si incontrano più. Riflettere su queste co